The state of development in Italy 2022: Freelance

The state of development in Italy - 2022

Freelance

In questa sezione indaghiamo nello specifico la figura del freelance. Come ogni anno il focus è sulle scelte di carriera, sui valori e sulle motivazioni che hanno spinto uno sviluppatore a scegliere la carriera da libero professionista. Un focus in particolare poi è stato messo sul remote working, sul rapporto con i clienti e sulle tariffe applicate ai clienti.

Perché una carriera da freelance

La motivazione che ha spinto la quasi totalità dei nostri intervistati ad intraprendere una carriera da freelance è la ricerca di flessibilità lavorativa. Il fatto di poter essere liberi di lavorare nei tempi e nei luoghi desiderati è ciò che motiva maggiormente il 76,7% del nostro campione. Questo dato è addirittura cresciuto di 20 punti percentuale rispetto al 2021.

Assume molta importanza il fatto di poter gestire autonomamente l'alternanza tra lavoro e tempo libero, il 65% definisce infatti fondamentale la possibilità di poter disporre in autonomia del proprio tempo. La possibilità di scegliere con quali clienti lavorare è un altro fattore indicato da più della metà degli intervistati e supera addirittura il fattore economico, che tuttavia rimane importante per più del 50% degli intervistati.

Resta evidente come intraprendere una carriera da freelance non sia quasi mai una scelta vincolata dalla mancanza di alternative.

Localizzazione dei clienti

La maggioranza degli intervistati lavora con clienti che si trovano entro i confini nazionali (57,3%) e spesso a livello locale (38,8%).

Tuttavia, rispetto agli anni passati, assistiamo ad una crescita importante di sviluppatori che lavorano con clienti esteri, in particolare in Europa (29,1%) e negli Stati Uniti (9,7%).

Compensi in Italia e all'estero

L'84,6% degli intervistati, tra coloro che hanno dichiarato di lavorare con clienti esteri, afferma anche di ottenere compensi migliori fuori dall'Italia. I numeri sono simili a quelli degli anni passati e questo denota un gap retributivo tra l'Italia e alcuni Paesi esteri che fatica ad appianarsi con il passare del tempo.

Luogo di lavoro

La quasi totalità dei nostri intervistati (85,4%) afferma di lavorare principalmente da casa.

Questo dato presenta uno scarto enorme con le altre percentuali presenti nel grafico, che rappresentano una porzione molto piccola del totale.

Questo dato è sicuramente in linea con quelle che sono le motivazioni che spingono un developer a scegliere la carriera da freelance e che mettono al primo posto la flessibilità e l'autonomia.

Ricerca di nuovi clienti

Lo sviluppatore che sceglie la carriera da freelance non solo deve saper lavorare in maniera efficace sui progetti che gli vengono affidati, ma ha anche l'onere di dover trovare in autonomia i propri clienti. Quali sono dunque gli strumenti maggiormente utilizzati per chi cerca nuovi lavori?

Il 73,8% degli intervistati afferma di muoversi attraverso il passaparola, segue Linkedin, utilizzato da più della metà dei developer intervistati. questi due dati rimangono sostanzialmente invariati rispetto agli anni scorsi, con una leggera crescita nell'utilizzo del social network.

Ciò che invece emerge è la crescente importanza delle community online come mezzo per trovare nuovi clienti: le community veicolano la ricerca di nuovi lavori per il 23,3% dei nostri intervistati, superando strumenti più classici come le piattaforme di intermediazione.

Perde di importanza Facebook, mentre appena il 4,8% del totale ha detto di sfruttare i canali pubblicitari e gli strumenti di marketing.

Difficoltà nel trovare nuovi clienti

individuati i canali più utilizzati, è interessante capire con quanta difficoltà i developer freelance riescano a ottenere nuovi lavori. Il 66% ritiene di riuscire a trovare clienti molto facilmente e addirittura il 32% ha dichiarato di non riscontrare mai alcun tipo di difficoltà.

Se incrociamo questo dato con il livello di seniority notiamo una certa uniformità nelle risposte e questo ci suggerisce che la facilità di trovare nuovi clienti non sia in un certo modo influenzata dall'esperienza. Vista l'importanza del passaparola nel processo di acquisizione dei clienti, probabilmente sono la rete di contatti e le conoscenze che il freelance riesce a stringere a giocare un ruolo importante.

Tipologie di clienti

Il 74,8% dei freelance dichiara di lavorare principalmente con clienti finali. Anche le collaborazioni con società di sviluppo sono molto frequenti e interessano il 68,9% degli intervistati, dato in crescita di quasi 10 punti percentuale rispetto all'anno scorso. Il 34,9% ha a che fare con intermediari non tecnici mentre una percentuale più ridotta di developer sviluppa e rivende prodotti proprietari (18,4%).

Tariffa giornaliera lorda

Tra i freelance intervistati, solamente il 7,9% dichiara di applicare tariffe inferiori a 100€/giorno. Cresce rispetto agli anni passati la percentuale di coloro che dichiarano di applicare tariffe superiori ai 400€/giorno.

La fascia più densa si attesta comunque tra i 200€ e i 350€ lordi, range che comprende quasi il 50% degli intervistati. 

Difficoltà a ricevere pagamenti

Più della metà dei developer intervistati dichiara di non riscontrare particolari problemi a ricevere pagamenti da parte dei clienti. Solamente l'11,6% ammette di trovare spesso o sempre difficoltà in tal senso.

Tipi di contratto

Molto frammentato è anche lo scenario che riguarda le tipologie contrattuali: il 77,7% si dichiara flessibile dal punto di vita contrattuale, stipulando gli accordi che differiscono di volta in volta in base alle esigenze proprie e dei clienti, sebbene alcuni (20,4%) preferiscano i contratti a tempo mentre altri a progetto (19,4%).

Sono basse invece le percentuali degli intervistati che dichiarano di scegliere l'una o l'altra forma senza eccezioni.

Tariffe in base al tipo di contratto

Il 76,7% degli intervistati almeno una volta ha applicato tariffe più basse in caso di contratti di collaborazione prolungati o a tempo indeterminato. Il 23,3% tuttavia si mostra particolarmente intransigente.

Anche in questo caso, le percentuali non cambiano particolarmente se si prende a riferimento il livello di seniority. Il livello di esperienza dello sviluppatore quindi non sembra influire in maniera significativa su questo dato.

Abbandonare la vita da Freelance

Quasi l'80% degli intervistati non sembra intenzionato in alcun modo ad abbandonare la carriera da freelance in favore di un contratto da dipendente a tempo indeterminato. Mentre il 17,5% degli intervistati prenderebbe probabilmente in considerazione l'idea, la percentuale che si dice sicuramente disposta a passare alla vita da dipendente è addirittura inferiore al 3% del totale.

I fattori che condizionerebbero la scelta

Quali sono però i fattori che potrebbero influenzare la scelta di un freelance e convincerlo a passare alla vita da dipendente?

Il 76,7% degli intervistati si dice concorde che il miglior trattamento economico potrebbe essere il maggior incentivo. Rimane fondamentale il fattore flessibilità per quasi metà del campione, mentre assumono un ruolo importante la qualità del team di lavoro (39,8%), il metodo di lavoro applicato dall'azienda (27,2%) e la possibilità di formazione all'interno dell'azienda (27,2%).

Per un quarto degli intervistati avrebbero un peso fattori come la sicurezza economica, l'eventuale assunzione di un ruolo manageriale e la libertà di scelta in fatto di tecnologie. Infine alcuni intervistati (10,7%) hanno dichiarato che nulla potrebbe convincerli a prendere questa decisione.

Aspirazioni per il futuro

In conclusione, chi fa lo sviluppatore freelance è tendenzialmente soddisfatto della propria professione e non ha intenzione di cambiare vita nel prossimo futuro. Il 41,7% dei nostri intervistasti dichiara che la sua più grande aspirazione per il futuro, professionalmente parlando, è quella di continuare a sviluppare in prima persona affinando le proprie competenze, mentre il 34% vorrebbe sviluppare un proprio prodotto da commercializzare e tentare la carriera imprenditoriale.

Il 23,3% vorrebbe smettere di sviluppare in prima persona e assumere un ruolo manageriale come CTO, Tech Lead o Project Manager, mentre appena l'1% mostra il desiderio di cambiare completamente settore.

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