Cosa rappresenta lo sviluppo per chi pratica questa professione
Il 71,4% degli intervistati ritiene lo sviluppo una passione oltre che un lavoro. Il 23,1% non lo definisce una passione, ma dichiara che si tratta di un'attività che ama svolgere. Solamente il 5,5% definisce lo sviluppo una semplice attività lavorativa.
Da questo grafico si può evincere come questa professione, per la maggior parte degli intervistati sia un'attività che esula dall'aspetto puramente professionale diventando, se non un hobby, un'attività che può essere svolta con piacere anche al di fuori del contesto lavorativo.
La componente economica nella carriera di un developer?
Abbiamo poi chiesto agli sviluppatori quanto dovrebbe essere determinante la componente economica nella scelta di intraprendere questa carriera lavorativa.
Secondo i nostri intervistati, per quanto la componente economica possa rappresentare la spinta principale ad intraprendere questa professione, è necessario avere una certa passione per la materia. Più di un quarto degli intervistati afferma addirittura che la ricerca di guadagno non dovrebbe essere il fattore principale da valutare quando ci si approccia allo studio della programmazione. Dovrebbe invece essere imprescindibile il forte interesse per questa materia. Solo il 4% degli intervistati afferma che l'aspetto economico sia l'unico fattore da considerare.
Senza dubbio questa professione, soprattutto negli ultimi anni, ha iniziato ad offrire una prospettiva di guadagno interessante ma, come in precedenza, per gli intervistati assume una certa importanza l'interesse per la materia nell'ambito di una scelta di carriera nel mondo dello sviluppo.
La blockchain per la creazione di nuovi servizi
Il 37,6% degli sviluppatori intervistati afferma di avere un'opinione abbastanza positiva riguardo la blockchain applicata alla creazione di nuovi servizi. Secondo questa percentuale ci sarà un’evoluzione tecnologica incrementale, ma ciò non rappresenterà un cambiamento rivoluzionario. Solo il 13,5% ne ha un'opinione molto positiva, ritenendola una tecnologia in grado di rivoluzionare l'intero settore.
Il 33,6% degli intervistati non ha un'opinione in merito, affermando che sia ancora troppo presto per trarre conclusioni sull'argomento. In generale è bassa la percentuale che ne da un'opinione tendenzialmente negativa, evidenziandone i limiti tecnologici o addirittura (9,9%) definendola una bolla pronta a scoppiare.
Web3
Anche per quanto riguarda il Web3 il campione è frammentato. Molti developer non hanno un'opinione in merito (38,1%) affermando che sia ancora troppo presto per dare giudizi. Sono basse le percentuali che si schierano ai poli dandone una valutazione molto positiva o molto negativa, rispettivamente il 13,2% e l'8,6%.
Il 30% degli intervistati ne riconosce le potenzialità, prevendendone una solida diffusione, ma senza una rivoluzione del web per come lo conosciamo oggi, mentre l'8,7% ne prevede solo alcuni marginali sviluppi.
Progetti legati al Web3?
Il 70,1% degli sviluppatori intervistati ammette di non aver mai lavorato ad un progetto legato al Web3 e di non aver mai approfondito l'argomento.
Il rapporto con la nascita di nuove tecnologie
È interessante capire come gli sviluppatori vivano la nascita di tecnologie, framework, software, paradigmi e strumenti che emergono rapidamente e con grande frequenza. Questa situazione rappresenta uno stimolo positivo a studiare e aggiornarsi o la quantità di applicazioni possibili e la rapidità con la quale queste si evolvono rappresentano un freno allo studio?
Il 57,1% trova positiva la continua nascita di nuove tecnologie, ma ammette che sia faticoso riuscire ad approfondire adeguatamente tutte le novità sul mercato. Il 9,9% degli intervistati trova frustrante la continua sensazione di non essere abbastanza aggiornati e ammette di non riuscire a tenere il passo. Il 3,8% ammette addirittura di aver rinunciato ad approfondire e di continuare a lavorare solamente con le tecnologie che conosce.
Ecosistemi di sviluppo
Quanto è importante l’appartenenza ad un ecosistema di sviluppo che propone pacchetti e librerie, software e tecnologie affini?
A questa domanda più della metà degli intervistati (51%) ha risposto in maniera molto positiva, sottolineando l'importanza della community nel creare fermento, aiutare, dar direzione e suggerire strumenti utili. Il 35,5% trova utile l'appartenenza ad una community, ma preferisce costruire un background più vario ampliando le proprie opportunità e slegandosi da un singolo ecosistema.
Solamente il 5,2% trova limitanti le community di sviluppo preferendo l’esplorazione al di fuori dell’ecosistema, mentre l'8,3% dichiara di non avere un'opinione in merito.
IDE Browser e Cloud Environments di sviluppo
Il 28,7% degli intervistati afferma di aver provato IDE Browser o Cloud Environments di sviluppo, percentuale che comprende chi ne è entusiasta e chi non ne trova vantaggi particolari. Il 46% non ha mai provato ma vorrebbe approfondire, mentre il 25,3% non ne è interessato.
I vantaggi
Scendendo nel dettaglio di chi ha avuto modo di lavorare su queste tecnologie, il 44,8% ne ha sperimentato principalmente una collaborazione in team più agevole.
Il 24,3% non ha trovato nessun vantaggio, mentre il 18,2% ha sperimentato un incremento delle prestazioni.
Opinioni sul futuro di questa professione
Il generale la ricerca, come gli anni scorsi, ha delineato uno scenario caratterizzato da un grande fermento e ottimismo riguardo il presente e il futuro di questa professione e questo grafico ne riassume in parte il risultato. Il 63,7% degli intervistati ritiene che quella dello sviluppatore sia una professione che nei prossimi anni sarà sempre più richiesta.
Alcuni intervistati tuttavia sostengono che il lavoro dello sviluppatore sarà in qualche modo svalutato a causa della sempre crescente concorrenza (10,2%) e altri che sarà accessibile solo ai più preparati (22,6%) costringendo i developer di basso livello a essere sostituiti da altre soluzioni.
Una bassissima percentuale si definisce totalmente pessimista riguardo il futuro di questa professione 0,8%.